Aiutateci, peggio non si può!

02.02.2018 13:33 di  Claudio Nassi   vedi letture
© foto di Federico De Luca
Aiutateci, peggio non si può!

Dispiace vedere il calcio italiano ridotto a un cumulo di macerie, ma è la conseguenza del più grande flop della storia dell'italica pedata. Inutile chiedersi il perché, mentre è auspicabile che ripartire da zero porti a una rifondazione su basi solide. L'attuale situazione dice che Federazione e Lega di Serie A sono commissariate. Chi lo auspicava da tempo è stato accontentato. D'altro canto, se non si capisce che fuori dal Mondiale, 14esimi nel ranking internazionale e con troppi club di vertice indebitati, per non parlare delle categorie inferiori, era necessario uno sforzo concentrico per sanare il tutto...

E dal momento che gli interventi si sprecano, come le soluzioni, anche Lady Radio si è decisa a partecipare, per portare un mattoncino alla causa. So bene che si farà il contrario, ma la speranza è l'ultima a morire. Da una vita batto lo stesso tasto: i conti a posto. Chissà se un giorno si arriverà a capire che una società ben amministrata ai vertici ha gli uomini giusti. E' il primo problema, ma determinante! Poi, al di là di ogni considerazione che va dalla divisione dei ricavi al contratto tv, alla riforma dei campionati, alle seconde squadre e via dicendo, bisogna tagliare i costi. Siamo fuori dimensione e smettiamo una buona volta di guardare alla Premier League, ai fatturati degli sceicchi e cose simili. Non mi sembra che gli inglesi abbiano vinto Mondiali e Coppe a go-go. Eppoi, come diceva anni or sono un Primo Ministro tedesco: "Non mi interessa che Inghilterra, Spagna e Italia abbiano i calciatori migliori. A me basta avere società sane".

Detto che non si può prescindere dal fatto economico, eccoci a quello tecnico, che deve partire da Coverciano, centro nevralgico del calcio. Smettiamo una buona volta di dire che siamo i più bravi. Lasciamo perdere e preoccupiamoci di aggiornare i tecnici per continuare a migliorare, così i manager, e torniamo a costruire allevatori degni di questo nome, per avere alla guida dei vivai gente di alto profilo, nel ricordo dei maestri di un tempo. Capisco che per fare presa sull'opinione pubblica i soliti burattinai suggeriscano nomi importanti, ma non ho avuto il piacere di leggerne uno giusto, ad eccezione di quello del Ministro dello Sport Lotti: Pierluigi Collina. Ecco, qui ci saremmo, se per l'ex arbitro internazionale, visto che è uno degli uomini più importanti del calcio mondiale, non fosse una diminutio.

Per il resto andiamo per tentativi. Nessuno si è mai domandato perché i C.T. della Nazionale nascevano a Coverciano, vedi Bearzot e Vicini, o erano uomini del Granduca, vedi Valcareggi. Ma comandava Franchi e, se qualcuno avesse detto che c'erano 5 milioni netti pronti per il C.T. della Nazionale, sarebbe finito alla base missilistica di Perdasdefogu. Perché la casa non si costruisce dal tetto e, ogni volta che si parla di tecnici e si osannano, si dimentica in quale società lavorano e chi è il presidente. Chiudo con una frase che dà fiato alla speranza: anche da noi non tutto è da buttare. Tra A e B c'è almeno una dozzina di società virtuose e, quindi, presidenti capaci. Chissà se prima di fare cavolate non sarebbe utile consultarli.  

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