Domenica notte: Gravina o Sibilia?

26.01.2018 13:34 di  Claudio Nassi   vedi letture
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Domenica notte: Gravina o Sibilia?

Se è vero, come è vero, quello che dice Boscia Tanjevic, "Il talento è come una gamba più corta, lo noti al primo sguardo", rimane difficile pensare a Philippe Coutinho, ceduto per 160 milioni al Barcellona dal Liverpool. All'Inter pare abbiano detto: "Chi l'avrebbe mai pensato?". Non è troppo semplicistico trincerarsi dietro poche parole, dopo averlo ceduto al Liverpool per 10 milioni più bonus? Credevo che il club nerazzurro non potesse mai superare Mazzola e Hodgson quando lasciarono partire il fuoriclasse ventiduenne Roberto Carlos al Real Madrid, per sostituirlo con Pistone e Centofanti, ma, come al solito, sbagliavo. Come non va dimenticato che il Milan ha cercato in estate di comprare a peso d'oro Aubameyang, che aveva in casa, o ha lasciato partire per pochi soldi Patrick Vieira o, per rimanere ai nostri giorni, ha ceduto Cristante al Benfica per 5 milioni o poco più e l'Atalanta ora ne pretende 30. Lo stesso discorso per Verdi, acquistato dal Bologna per 1,5 milioni, arrivato in Nazionale e messo sul mercato a 25. Eppure sono stati a lungo nel vivaio rossonero. Non avrebbero fatto comodo al posto di troppi acquisti modesti? Ecco perché fanno sorridere quelli che dicono che il calcio è cambiato. Se le misure del campo sono le stesse, idem quelle delle porte e il pallone è sempre rotondo, come è possibile sia cambiato? Poi scopro che hanno ragione. Non per il pressing alto o per il VAR, ma per una pletora di operatori che capiscono il giusto.

Tuttavia, dal momento che lunedì si dovrebbe eleggere il Presidente della FIGC, è meglio andare a vedere come stanno le cose. Sorvoliamo sul fatto che il Presidente del CONI, Malagò, spinga sull'acceleratore per commissariare la Federazione ancora un anno, in attesa di coronare il sogno di subentrare. Chi sono quelli che tirano le fila alle spalle dei tre candidati, Gravina, Sibilia e Tommasi? Abete, che segue Gravina come un fratello, così il Ministro dello Sport Lotti, vicino all'ex Presidente del Castel di Sangro. Dall'altra parte Carraro e Letta col Senatore Sibilia, per ragioni di partito. E il Presidente dell'Assocalciatori Tommasi? Non credo abbia padrini, ma gli hanno detto troppe volte che è bravo, fino a farlo sentire indispensabile, per cui se uno lo stimoli nella vanità è difficile riportarlo sui binari della politica. Come finirà? Si risolverà domenica notte, quando non ci sarà più tempo da perdere e le trattative si faranno serrate. Tommasi, probabilmente, avrà il buon gusto di fare un passo indietro, poi spero non si arrivi allo scontro tra Gravina e Sibilia, ma all'accordo che porterebbe a una robusta maggioranza. Probabilmente sogno, ma il calcio è messo tanto male che non ha bisogno di altre lotte. 

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