Gli allenatori di France Football
Ho avuto presidenti difficili, ma di grande personalità, e mi sono sempre trovato divinamente. Due volte è capitato di lavorare con consigli di 7 e 11 dirigenti, che esprimevano presidenti sottoposti a decisioni concordate, e ho durato incredibile fatica, tanto da passare la mano. Perché il presidente, sia proprietario o azionista di maggioranza, rimane la sola persona insostituibile. Eppoi se troppi cuochi guastano la cucina, se la società ideale è formata da un numero dispari di persone inferiore a tre e se i nostri padri latini dicevano "tot capita, tot sententiae", ci sarà un motivo. Non sono frasi dettate dal vissuto, che non concedono spazio al dubbio?
Detto questo, leggo la graduatoria dei migliori allenatori pubblicata da France Football: primo Rinus Michels, poi Ferguson, Sacchi, Cruyff, Guardiola, Lobanowski, Helenio Herrera, Ancelotti, Happel, Shankly e via via gli altri. Non so con quali criteri si sia giunti a stilare la classifica. Dicono: il palmares, l'eredità lasciata e la personalità. D'accordo, si può anche sorridere, perché al di là del palmares ogni graduatoria è figlia di considerazioni personali. Ma se vogliamo andare oltre ed essere precisi, il palmares è strettamente legato alla figura del presidente e alla società. Su Rinus Michels siamo tutti d'accordo. Ha cambiato il calcio. Ma Alex Ferguson avrebbe ottenuto gli stessi risultati se non avesse guidato il Manchester United, la prima società al mondo per fatturato? E Sacchi occuperebbe il terzo posto senza Berlusconi e Galliani? E Liedholm, calcisticamente un maestro, avrebbe vinto lo scudetto a Roma senza il Presidente Viola? E i successi di Ancelotti non parlano di Milan, Chelsea, PSG, Real Madrid e Bayern? E Trapattoni non fu apostrofato duramente da Boniperti quando lasciò Monaco per il Cagliari? Non gli disse: "Caro Giovanni, se volevi tornare in Italia dovevi andare alla Juventus, all'Inter o al Milan, altrimenti dovevi rimanere al Bayern, dove, quando va male, arrivavi secondo"?
Sono dell'avviso, quindi, che una classifica degli allenatori sia impossibile, anche perché puoi avere le idee più innovative, ma se non hai i calciatori giusti vai poco lontano. Non credo, ad esempio, che Osvaldo Bagnoli, l'unico che ha vinto titoli dalla C2 alla Serie A, sia secondo a molti. Era uno dei pochi in grado di confezionare una squadra, antipersonaggio, ma semplice, pratico e capace. Avesse avuto Cruyff, Van Basten, Baresi, Messi e altri fuoriclasse, quale posizione avrebbe occupato?
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