De Zerbi e Conte

15.01.2021 09:00 di Claudio Nassi   vedi letture
© foto di Federico De Luca
De Zerbi e Conte

Ascolto le interviste degli allenatori dopo Juventus - Sassuolo 3-1 e, quando è la volta di De Zerbi, salto sulla poltrona. Mai avrei immaginato che potesse dichiarare: "Anche se eravamo in dieci, ho tentato di vincere la partita". A distanza di giorni continuo a interrogarmi. D'accordo, la squadra stava giocando bene. Aveva raggiunto il pari al termine di un'azione stupenda, ma l'espulsione di Obiang, alla fine del primo tempo, consigliava equilibrio, tranquillità e attenzione massima da chi presentava Cristiano Ronaldo, Chiesa, Kulusevski, Ramsey e compagnia. E' vero che Liedholm si divertiva a ripetere che si gioca meglio in dieci, ma il barone aveva uno spiccato senso dell'humor. Poi assisto alla sostituzione di Defrel al 67', anche se 9' prima aveva realizzato il pareggio. Ricordo sempre che gli psicologi consigliano di non sostituire il calciatore che segna il gol determinante. Sputerà sangue fino alla fine, sapendo di essere l'attore principale. Vietare, inoltre, al tecnico di credere in un'ulteriore prodezza dei suoi, ci mancherebbe, ma sarebbe stato opportuno contare fino a dieci prima di esternare.

Meno divertenti le dichiarazioni di Antonio Conte dopo il 2-2 con la Roma. Stavolta, al contrario di De Zerbi, non sono passate inosservate. L'ingresso di Perisic per Lautaro al 77' e di Kolarov per Hakimi e Gagliardini per Vidal all'82', causa, infatti, accese critiche. In vantaggio per 2-1, voleva migliorare la fisicità della squadra. Detto che chi usciva non era così esile, Hakimi era stato il migliore e, senza Spinazzola, diventava ancor più pericoloso. Lautaro con Lukaku è una spina nel fianco per tutte le difese e si chiamava in panchina chi aveva segnato 15 gol, rispettivamente 6 e 9. Non era un segnale che si voleva difendere il risultato e, al contempo, non si invitava la Roma a produrre il massimo sforzo per raggiungere il pari? Non a caso Garlando, prima firma della "rosea", dà 5 a Conte e spiega: "Smonta l'Inter, incomprensibilmente, sul più bello. Toglie Lautaro, che congelava palla lontano, e Hakimi, che aveva ancora la forza di ripartire. Invitava in area. La Roma fa 2-2". E un tifoso interista, attento osservatore, dopo aver parlato con un tecnico che va per la maggiore, ha continuato a ripetere: "Se Conte guadagna un milione netto al mese e commette errori tanto evidenti, qualcosa stona". 

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