Baroni e Sogliano

01.03.2024 10:22 di  Claudio Nassi   vedi letture
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Baroni e Sogliano

Ho vissuto un tempo in cui c'erano grandi giornalisti: Zanetti, Brera, Bardelli, Panza, De Cesari e altri, che avevano il potere di far balzare sulla sedia, come sbagliavano, coloro che comandavano il calcio. E potevano essere nomi altisonanti. Non importava. Zanetti e Bardelli attaccavano direttamente, il mio ex Direttore, Giglio Panza, in punta di penna. Era un calcio diverso. Aveva chi lo guidava dall'alto, Artemio Franchi, o dietro le quinte, il Conte Rognoni.

Oggi sono a meravigliarmi per un articolo di Olivero su Sarri, dal titolo: "Si lamenta degli acquisti, ma dimentica i suoi compiti". Inoltre leggo: "Gli allenatori sono pagati tanto per far crescere il valore dei calciatori. Scaricarne alcuni dopo una sconfitta, facendoli sentire un ripiego poco gradito, è un modo bizzarro per stimolarli". Eppoi: "Quanti sono contenti a inizio settembre del mercato? Pochi, ma tutti cercano di cucinare il piatto migliore con gli ingredienti che hanno". Non alla Lazio.

La premessa per parlare di Baroni, tecnico del Verona. Non ricordo un mercato di riparazione simile a quello di Sean Sogliano. La difficile situazione economica non permetteva altro se non vendere il possibile. Il D.S. si è superato e chiuso con un attivo di 40 milioni e una squadra ancora in lotta per la salvezza. Il tecnico non ha aperto bocca e accettato quanto si riusciva a fare. Mai un lamento, mai un'esternazione. Viene in mente quando Juric allenava i gialloblu. Quante volte ha contestato l'operato della società? Un ritornello.

Stavolta Baroni si è fatto apprezzare. Non solo per giocare un buon calcio anche contro le grandi, ma per non aver fatto una piega di fronte al via vai dei calciatori, che non poteva permettere un lavoro organico. Evidentemente a sessant'anni l'esperienza maturata, da calciatore prima e poi da tecnico, che l'ha portato a girare il Belpaese e conoscere le realtà, dalle piccole società alla Serie A, non poteva consentirgli comportamento diverso. Fatti i complimenti a lui e Sogliano, spero abbiano i riconoscimenti che meritano per qualcosa di eccezionale. Non sarebbe male se, dopo Spalletti e Sartori, il 2024 premiasse l'allenatore Baroni e il D.S. Sogliano. 

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