Giaccherini alla Fiorentina?

01.07.2016 14:57 di  Claudio Nassi   vedi letture
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
Giaccherini alla Fiorentina?

Emanuele Giaccherini da Talla, in provincia di Arezzo, classe '85, 1,67 per 60 kg o poco più, è diventato a 31 anni uno dei centrocampisti più forti dell'Europeo. Ne parlo con infinito piacere, perché so quanto ha lottato per imporsi. Dal Bibbiena va al Cesena. Poi in C2 a farsi le ossa. Dopo 4 anni rientra alla base e si fa apprezzare, da attaccante, in tre campionati. Dalla sua 97 partite e 20 gol. Passa alla Juventus e in due anni colleziona 40 presenze e 4 gol. Non sono poche in un ruolo diverso e vista la concorrenza, ma non è ritenuto pronto per una squadra di vertice. Ed ecco la Premier League, il Sunderland, dove è protagonista fin quando non arriva l'olandese Advocaat, altro allenatore fenomeno, che lo chiama per dirgli che non giocherà mai.

Ebbene, un calciatore a cui a 16 anni a Bibbiena viene asportata la milza dopo uno scontro con il portiere avversario e che teme di chiudere la carriera a Bellaria quando si rompe una caviglia, a 30 anni deve reinventarsi. Non contano i 2 scudetti e una Supercoppa italiana vinti con la Juventus, aver vestito più volte la maglia azzurra, né l'argento agli Europei del 2012 o il bronzo alla Confederations Cup l'anno successivo. I suoi procuratori, Valcareggi e Marinelli, riescono a riportarlo in Italia, in prestito al Bologna, dove non può sbagliare. Sarebbe iniziata la parabola discendente. Guarda caso è l'artefice primo della salvezza dei rossoblu. In 19 presenze totalizza 7 gol, 3 assists, procura 2 rigori e risponde sul campo a quell'Advocaat che dimostra di capire il giusto.

Non pensavo arrivasse a questi livelli. Avevo condiviso la cessione al Sunderland e sbagliavo, perché ha acquistato una personalità che non gli riconoscevo. Oggi è un centrocampista completo: difende, imposta, rifinisce e conclude. Non interessa che non sia un personaggio, un comunicatore o un adone. E' solo un sottovalutato. So bene che è il pupillo di Conte e immagino che i suoi procuratori pensino di far cassa con il Chelsea. Ma spero che, una volta tanto, Corvino, grazie ai buoni uffici con Valcareggi, bruci la concorrenza e lo porti a Firenze. E' il caso di non lesinare sull'ingaggio, anche se 2 milioni netti non sono pochi, ma i bravi non hanno prezzo, anche a 31 anni, perché sono pochi e, dal momento che il Sunderland non pretende la luna, è vietato tergiversare. E' un appello che non mi sono mai permesso di fare. Certamente non gradito ai procuratori, ma la Fiorentina non può perdere il calciatore. Andrebbe a formare con Borja Valero un duo che più di una big può solo sognare. 

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