Persi 30 milioni

31.01.2022 09:00 di  Claudio Nassi   vedi letture
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Persi 30 milioni

Ho imparato che sono molte le strategie delle società di calcio. Alle volte non facili da capire, ma piano piano si trova spiegazione. In passato ho cercato di privilegiare la qualità e quindi gioventù, talento, tecnica e gol. Ho fatto investire anche cifre notevoli, come nell''82 due miliardi e 550 milioni, più tre calciatori, per il 17enne Mancini o due miliardi e 100 nell''85 per Baggio, 18enne di Serie C. Ma quando Florentino Pérez nel 2009 spese 96 milioni di euro per Cristiano Ronaldo, e poi 100 per Bale, feci fatica a capire. Col tempo mi sono reso conto che un imprenditore del calibro del Presidente del Real Madrid non era così sprovveduto da regalare soldi, ma esisteva una strategia, che nel caso di Ronaldo ha portato risultati, anche se con Bale e James Rodrìguez, pagato 76, no. Il suo credo era: chi più spende meno spende. Seppoi si snatura Bale, che aveva fatto mirabilie al Tottenham come fluidificante mancino, e si porta in avanti, perché dal gol facile, è un altro discorso. L'offerta di 150 milioni al PSG per Mbappé la scorsa estate e l'avvicinarsi ad Haaland sono a confermare.

C'è il Bayern Monaco che, grazie soprattutto a Hoeness, osserva quello che offre il mercato, ma preferisce acquistare in Bundesliga per indebolire gli avversari. Né dimentico l'Ajax. Cura come nessuno il settore giovanile e anticipa tutti nell'Europa del Nord. Quindi il Borussia Dortmund. Paga i giovani talenti a peso d'oro, per venderli a cifre stratosferiche. Difficile sbagli. Ad esempio Haaland. Aveva una clausola rescissoria al 31 dicembre 2019 di 30 milioni. Lo acquista per 45: 20 al Salisburgo, 15 a Raiola, l'agente, e 10 al padre. In estate ne rifiuta 150.

Ma la Fiorentina non aveva Vlahovic, talento di 22 anni, molto vicino al norvegese? Se è vero che passa alla Juventus per 75 milioni più bonus, viene da pensare che Commisso abbia perso non meno di 30 milioni, per non essere riuscito a portare la famiglia dalla sua. Non credo fosse impossibile fare in modo che il rapporto con l'agente Ristic avesse fine. E' sempre una questione di soldi. Se l'offerta di 5 milioni netti non era sufficiente, perché non andare oltre e chiedere la cifra desiderata per liberarsi? Da qui a prevedere un'asta per Vlahovic il passo era breve. Con Mbappé e Haaland avrebbe infiammato il mercato. A meno che Commisso, uno dei 500 uomini più ricchi del mondo, non avesse deciso di costruire attorno a lui una Viola competitiva, come Firenze merita. 

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