C.c.c.p.p.!

22.04.2022 15:52 di  Claudio Nassi   vedi letture
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
C.c.c.p.p.!

Sono tre le persone, forse quattro, che hanno portato il calcio allo sfascio. Siamo infatti alla frutta, se non vinciamo una coppa europea dal 2010, non abbiamo partecipato al Mondiale 2018, ci siamo ripetuti nel 2022 e ho tanti dubbi per il 2026. Chi sono? Il primo Boniperti. A forza di portare mediocri a occupare le poltrone di vertice, per comandare, ha fatto danni indicibili. L'ho detto non so quante volte all'interessato, da quando, a 65 anni, lasciò la Juventus. Non dico la risposta di chi doveva andare a Roma. Il secondo è Bruno Bolchi, che rifiutò di fare il Presidente degli allenatori. Quindi l'organizzatore dei corsi. Avrebbe guidato ben diversamente allenatori e istruttori. Il terzo un signore che aveva il difetto di essere bravo. Credo abbia aiutato a vincere il Mondiale 2006.

Con queste persone alla guida del movimento, non ci sarebbero state disavventure. Dico sempre che è un problema di uomini. Quelli giusti ai posti giusti riporterebbero il treno sui binari. Non sono un sognatore, anche se Bolchi, prima di partire per Sharm el-Sheikh, mi ha assegnato il premio alla costanza, ma un inguaribile ottimista, forse un perdente di successo, anche se ho certezza che lo Spirito Santo, come vuole Sua Eccellenza Don Carlo Mazza, troverà la quadra. Stavo per dimenticare il quarto, il grande vecchio, che tiene ingessato il calcio da anni, ma ho fiducia in Giancarlo Abete che, dopo essere stato eletto col 100% dei voti alla Presidenza della LND, detiene il 34% e, col 20% dei calciatori, suoi da sempre, diventa il 54%. Forse si può sperare ancora.

Nel frattempo viene in aiuto un tecnico, che ha scoperto il logo per la Lega: il c.c.c.p.p, ovvero "col cavolo che pago prima!". Visto che la stagione 2020/21 si è chiusa con un deficit di oltre un miliardo, ha pensato a come diminuire i costi. I tecnici, nella maggior parte dei casi, sono strapagati e capiscono il giusto. Dovrebbe essere vietato fare contratti pluriennali, ma solo per un anno, con opzione a favore del club e premio in caso di vittoria. Come il Presidente del Leicester con Ranieri, cui regalò 5 milioni di sterline quando vinse la Premier. Poi drastica diminuzione degli ingaggi dei calciatori e guerra ai procuratori per provvigioni che non hanno senso. Anche se negli USA da tempo i giocatori dell'NBA si fanno rappresentare dai migliori avvocati, con parcelle da 800 dollari l'ora, o come ha insegnato De Bruyne, quando si è presentato al Manchester City a discutere il contratto con i dati relativi alla stagione conclusa, gol e assist in testa. Voglio vedere come era possibile non accogliere le richieste!   

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