Capello e Lippi

27.05.2022 09:00 di Claudio Nassi   vedi letture
© foto di Federico De Luca
Capello e Lippi

All'AIA si sono accorti che le cose non andavano per problemi di reclutamento e, nel 2019, Trentalange e un gruppo di amici decisero di fare in modo che cambiassero, dal momento che Nicchi non voleva passare la mano e pretendeva un quarto mandato. Dopo due anni sono riusciti a esautorarlo. Caso strano, per la prima volta ho visto giocare tutte le partite in A, B e C. Mi sono complimentato con Rocchi e i suoi collaboratori per la cura delle designazioni dei play off e out e aver dato spazio ai giovani. Sembrava impossibile. Invece ci sono riusciti e le critiche per errori dei direttori di gara e del VAR non sono state obiettive. Bastava notare come fosse diminuita la percentuale di errore e che tutte le partite venivano giocate. Perché? Facile. Non esistevano più i rapporti del passato, le amicizie e così via. Senz'altro torneranno, anche se non se ne sente la mancanza.

La premessa per parlare del Settore Tecnico di Coverciano, da dove dovrebbe iniziare la rivoluzione del calcio. Per tornare a sfornare manager degni di questo nome, allenatori e istruttori di giovani calciatori. Quando ancora non era rientrato alla Juventus, Allegri con Capello e Lippi avrebbero voluto cambiare le cose, perché non accettavano che dal 2006 Ulivieri, Presidente degli allenatori, avesse in mano la leva del cambio. Si rendevano conto del declino del calcio. Sapevano chi guidava le danze e volevano riportare la barca in linea di galleggiamento, visti gli insuccessi e la mancata partecipazione a due mondiali.

Per cui, caro Presidente Federale, pensa a Trentalange e provvedi. Ne hai potere. Capello e Lippi devono guidare Coverciano. Uno da Presidente e l'altro da Direttore dei corsi, con il ruolo che deciderai. Oggi abbiamo Albertini e Ulivieri, che ringraziamo per l'impegno, e al loro posto mettiamo due tecnici che hanno vinto come pochi, da scudetti a Champions, a campionati del mondo, a coppe di ogni tipo, che hanno lavorato con successo all'estero, hanno carisma, conosciuti da tutti. Se si guardano i curricula viene da stropicciarsi gli occhi. Sono tra i primi. Hanno record da condividere con Basile, Javier Clemente, Ferguson, Ancelotti, Zidane, Scolari e compagnia. Pensaci Gravina. Seppoi quelli che ci sono non volessero passare la mano, spostali ad altri incarichi. E se Capello e Lippi chiedessero la luna, cosa che non credo, ti aiuterei a dirgli che per il calcio, con tutto quello che loro ha dato, si può benissimo fare un sacrificio. Magari due!

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