Contiamo zero!
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Abbiamo sempre cercato scuse per spiegare la débacle del calcio, dopo due eliminazioni di fila da un Mondiale e dall'Europeo Under 21. Poi, d'improvviso, ci accorgiamo di non essere tanto scarsi, perché Inter, Roma e Fiorentina giocano la finale delle coppe europee alla pari con Manchester City, Siviglia e West Ham e l'Under 20 perde il titolo in Sudamerica con l'Uruguay, 2-1. Di negativo rimangono l'eliminazione dell'Under 21 di Nicolato, probabilmente la favorita, e il 5-1 vergognoso dell'Under 19 col Portogallo.
Finalmente leggo articoli che, messi i puntini sulle "i", ricordano che le scuse dei tanti stranieri, dei calciatori scarsi e non impiegati dai club, non rispondono al vero. Ho sempre pensato che non siamo secondi a nessuno, ma il fatto di essere guidati da incapaci ha portato a cocenti sconfitte e incredibili eliminazioni. Se schieriamo nell'Under 21 Tonali, Gnonto, Carnesecchi, Parisi, Lovato, Scalvini, Rovella, Bellanova, Bove, Miretti, Ricci, Pellegri, Colombo e Cambiaghi, l'alibi dei giovani che non giocano non regge. Può darsi che Nicolato fosse di fronte a un compito più grande di lui. Ma l'allenatore non va in campo e, se non è supportato, si può perdere in un attimo, anche se qualcuno dice che andava cambiato quando non era andato oltre i quarti nel 2021. Così come non accadde con Di Biagio, che aveva toccato la semifinale nel 2017; ma se andate a leggere aveva Donnarumma, Berardi, Petagna, Bernardeschi, Caldara, Chiesa, Locatelli, Benassi, Rugani, Cataldi e Calabria.
D'accordo, bastava incassare un gol in meno nell'Under 21 contro la Svizzera e non perdere con la Norvegia per passare il turno, ma con la Francia non siamo stati fatti fuori da un incredibile arbitraggio? Allora vado a ritroso e trovo che, nel 2018, gli arbitri ci hanno dato il benservito, come nel 2022, in punta di piedi, senza clamori. Al di là di tutte le considerazioni che si possono fare sul piano tecnico, non ci si è accorti che non esistiamo sul piano politico, perché non abbiamo un dirigente di peso a livello internazionale. Il calcio non è il 4-3-3 o il 3-5-2, ma qualcosa di più complesso. Quando si tornerà a capire di non trascurare quei particolari che particolari non sono e portano al successo e si smetterà di pensare a come mantenere la poltrona e la prebenda? Purtroppo, cari signori, il calcio è un'altra cosa.
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