Galliani capodelegazione!

11.09.2023 09:00 di  Claudio Nassi   vedi letture
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Galliani capodelegazione!

Mai dimenticare il cartello che fa bella mostra di sé alla Duke University: "Nessuno può essere forte come tutti noi insieme". Come la frase di un vecchio allenatore: "Per vincere bisogna aver paura di perdere". Nello sport sono il segreto del successo, anche se non si prescinde dal sudore e dal saper soffrire. Da noi si assiste a una lotta intestina tra il C.T. della Nazionale di volley femminile e Paola Egonu. Puntualmente la Turchia ci fa fuori. Difficile che Mazzanti potesse ricucire da solo. L'intervento del Presidente sarebbe stato determinante e alla fine del torneo si sarebbero fatti i conti. Nel tennis la mancata convocazione di Fognini porta a un'esternazione di cui non si sentiva la necessità. Peccato il Presidente Binaghi, in un momento delicato per l'assenza di Sinner e Berrettini in Coppa Davis, non abbia telefonato a Flavia Pennetta perché tranquillizzasse il marito.

Ai Mondiali di basket, giunti tra gli otto, si pensa di potercela giocare con gli USA. Leggo che gli ingaggi dei nostri ammontano a 15 milioni, la metà di quanto guadagna il migliore degli americani. Perdiamo di 37 e da quel momento sono solo sconfitte. Non credo ai miracoli, anche se talvolta avvengono, ma se non si curano con la massima attenzione i particolari, che particolari non sono, diventa difficile raggiungere i risultati, perché, alla fine, determinano costanza, perseveranza e silenzio.

Ed eccoci all'amato calcio, che attraversa un momento dei più difficili. Uscita la Nazionale dalla gestione Mancini con profonde ferite, fino a lamentare un addio a poco più di venti giorni dalle partite decisive per l'Europeo '24, con la Macedonia del Nord e l'Ucraina, guardiamo al tentativo di Gravina di mettere le cose a posto. Spalletti e il suo staff hanno cercato di limitare i danni a Skopje, ma qui il discorso si complica. Quando dico che capodelegazione non può essere Buffon, ripeto quanto sa chi conosce il calcio. Gigi può fare il team manager e basta. Per quel ruolo è indispensabile un politico, addentro alle segrete cose, e viene subito il nome di Adriano Galliani. Quando ho visto in campo Gravina con Spalletti, ho sperato avesse capito, ma la designazione del francese Letexier, anziché lo spagnolo Mateu Lahoz, ha fatto tornare in mente una frase che è tutto un programma: "Il calcio è un gioco stupido per persone intelligenti".

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