I calci d'angolo!

17.03.2023 10:05 di Claudio Nassi   vedi letture
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
I calci d'angolo!

Siete sicuri che se ci fosse stato uno a saltare, ai canonici 9 metri e 15, che poi diventano 7,50, davanti a Bennacer, Giroud avrebbe fatto gol di testa alla Salernitana? Permettetemi di dubitare. Il calcio non sarebbe stato altrettanto preciso. Ne sono convinto da sempre e Bennacer non sarebbe stato tranquillo. Ed ora spazio a una lectio magistralis sul calcio d'angolo, sempre più importante, se il 40% e oltre dei gol nasce da palla inattiva: rigori, punizioni e angoli. Mi permetto questa licenza dal momento che non vedo schierarsi come si deve nell'occasione. Detto che davanti a chi calcia, soprattutto se con l'interno piede, o l'esterno, si deve essere a saltare, domando quante volte vedete uno sul palo. Eppure restringerebbe a non più di cinque metri il raggio d'azione del portiere. Seppoi si marcano a zona e non a uomo quelli soliti fare gol, la frittata è fatta. Vuol dire che non si è capito un particolare, che particolare non è, perché il gol non è per tutti, ma dono di madre natura.

Un tecnico spiega che i blocchi si fanno per non far marcare a uomo, ma chi è preposto al compito, state certi, lo porterà a termine. Quando la Juventus mandava avanti sui calci d'angolo la BBC, Barzagli, Bonucci e Chiellini, si poteva star sicuri che il primo, al contrario degli altri, non sarebbe mai andato a segno, con 199 partite all'attivo e 1 gol. Era un ottimo difensore. Doveva rimanere a metà campo, per contrastare eventuali contropiedi. Evidentemente tutti non la pensano così, ma i numeri non si inventano. Ad abundantiam aggiungo che, sui rinvii del portiere, i difensori debbono stare davanti agli attaccanti, perché può sempre sbagliare; mentre la cosa più facile del mondo sarà rinviare lungo quando l'avversario pressa alto e impostare dal basso se viene dato spazio. Dovrebbe essere elementare, ma le cose semplici sono le più difficili.

Infine, i complimenti a Jorge Nuno de Lima Pinto da Costa, Presidente del Porto dal 1982. Sotto la sua gestione un club modello. Vince due Champions e due Intercontinentali, 1987 e 2004, due Coppe UEFA, 2003 e 2011, una Supercoppa Europea, 1987, 23 scudetti, 14 Coppe del Portogallo e 22 Supercoppe Nazionali. Subisce, però, una squalifica di due anni per illecito sportivo, scandalo "Fischietto d'oro", se non vado errato, nell'accoppiata del 2004, campionato e Champions, con Mourinho in panchina!

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