I paperoni!
Continuo a pensare che non ci siano dieci calciatori in grado di fare la differenza. Poi leggo le cifre che corrono per gli acquisti e non smetto di ridere. Un quotidiano sportivo scrive che in Premier hanno speso un miliardo per battere il Manchester City di Guardiola. All'Arsenal Arteta si ferma a 77 milioni, con Calafiori e il riscatto di Raya, ma l'Aston Villa di Unai Emery dice 177 per Onana, Maatsen e altri giovani. Il Manchester United di Ten Hag tocca 165 con Yoro, De Ligt, Zirkzee e Mazraoui, il West Ham di Lopetegui 127 e il Chelsea, ancora una volta, batte la concorrenza con 190.
Se pensate che le altre stiano a guardare, commettete un errore. Infatti si attende il grande colpo del Newcastle, settimo nell'ultima stagione e fuori dall'Europa. Ma il Leicester del dopo Maresca, neopromosso, è pronto a fare grandi investimenti. Così l'Ipswich, tornato in Premier dopo ventidue anni. Né fa economie il Brighton del dopo De Zerbi con 90 milioni. Dovremo dire non so quante volte "grazie" ai club inglesi per i tanti soldi portati all'Europa, dai portoghesi, i più abili, all'Ajax e agli olandesi, o al Borussia Dortmund, che spende, come nessuno, per i migliori giovani e vende a cifre da capogiro. Stavolta ha nome Beier, 21enne attaccante dell'Hoffenheim. Pare interessasse alla Juventus, ma i gialloneri se lo assicurano per 30 milioni. Fa pensare la Ligue 1. Non c'è solo il PSG favorito. Il Marsiglia di De Zerbi, infatti, spende 132 milioni e cambia sette titolari e il Lione di Pierre Sage addirittura 134.
A mio avviso si può fare calcio senza svenarsi. Il problema rimane il solito: capire! Ci sono tanti sprovveduti. Dicono che la Premier sia il campionato più bello. Forse è solo il più ricco. La Liga non è inferiore e, se si escludono Real Madrid, Atletico e Barcellona, gli altri non fanno regali. Quando critico la Scuola di Coverciano, non all'altezza per preparare istruttori, allenatori e manager, viene da non trovare spiegazione alla situazione Osimhen. Se tanti spendono a piene mani per calciatori non eccezionali, sembra incredibile che il nigeriano non trovi acquirenti. D'accordo la clausola rescissoria a 130 milioni e il mercato saudita sempre aperto, ma chiudere non doveva essere impossibile, magari con la contropartita giusta. Ricordo i 150 miliardi di Zidane dalla Juventus al Real, ma non dimentico quando l'Empoli vendeva Maccarone per 27 al West Ham e Marchionni per 30 e Bresciano per 23 al Parma. Bei tempi, anche se il D.S. dei toscani doveva essere arrestato per circonvenzione di incapace.
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