I re del mercato

02.09.2024 09:00 di  Claudio Nassi   vedi letture
I re del mercato

Di tanto in tanto mi diverto. Stavolta col calciomercato, che, grazie alla "rosea", mostra numeri più che accettabili. Capisco che ha le sue regole, ma ripeto che non ci sono dieci calciatori che fanno la differenza e pagare certe cifre non ha spiegazione, almeno nella gran parte dei casi. Se la Serie A spende 342 milioni, penso sia nelle previsioni. Se sono undici a dividerne 504, otto chiudono a più 152: Empoli, Cagliari, Genoa, Lecce, Monza, Torino, Udinese e Verona, col Bologna a - 4. Seppoi si prendono in esame i 125 milioni del passivo del Napoli, non va dimenticata la mancata cessione di Osimhen, che non porterà la cifra della clausola rescissoria, 130 milioni. Visti i dieci milioni e passa dell'ingaggio, De Laurentiis si dovrà accontentare di molto meno. Strano che un Presidente abile sia scivolato sulla buccia di banana. Se fosse stata vera l'offerta del PSG di 220 milioni per Kvara e Osi, doveva essere accettata, con tutto il rispetto per Conte che vietava la partenza del georgiano. Non era impossibile trovare un punto d'incontro.

Fatti i complimenti a Nicola Binda per la cura della Serie B, le cifre parlano di un attivo di 32,820 milioni, con Cosenza, Frosinone, Pisa, Sassuolo, Salernitana e Spezia a più, oltre al solito Cittadella e al D.S. Marchetti, che non sbaglia una stagione.

Il 26 agosto avevo titolato "I paperoni", parlando della Premier. Superfluo quindi, per i miei tre lettori tre, ripetere i 190 milioni spesi dal Chelsea, i 177 dell'Aston Villa, i 165 del Manchester United e i 127 del West Ham, ma, dal momento che Oltremanica non si fanno mancare nulla, i 90 milioni del Brighton dell'ex De Zerbi sono diventati 235, cifra record. Inoltre Sancho, seguito dalla Juventus, passa dal Manchester United al Chelsea in prestito con obbligo di riscatto per 30 milioni e Solanke dal Bournemouth al Tottenham per 65 più bonus. Si tratta di uno dei tre pagati oltre 60 milioni. Nel 2023/'24 erano stati otto. Fra i tanti sprechi si dissocia Guardiola, che, ceduto Alvarez all'Atletico Madrid per una cifra record, ha scelto di non acquistare una nuova riserva per Haaland: "Forse sbaglierò - ha detto - ma preferisco lavorare con una squadra corta". Come al solito, col tempo, si arrivano a capire i problemi di una rosa pletorica.  

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