Il Frosinone

14.11.2022 09:00 di  Claudio Nassi   vedi letture
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
Il Frosinone

In un campionato difficile come l'attuale Serie B, il Frosinone, dopo 13 giornate, si trova a 30 punti, con 10 vittorie, 19 gol all'attivo e 7 al passivo, miglior difesa. E' presto per parlare di fuga e tanto meno di promozione, ma società e squadra meritano un approfondimento. Come sempre si parte dal Presidente, Maurizio Stirpe, 64 anni, laureato in legge col massimo dei voti alla Sapienza, Vicepresidente di Confindustria; vanta una lunga militanza come dirigente di calcio, prima Consigliere della Lega di C, con Macalli, poi di A e B con Matarrese, ancora di B con Abodi, attuale Ministro dello Sport, e Vicepresidente di Confindustria con Boccia prima e Bonomi oggi. E' anche Vicepresidente del Sole 24Ore. Ha ricevuto l'onorificenza di Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica ed è Cavaliere del Lavoro, come lo era il padre Benito, cui è intitolato lo stadio realizzato nel 2017. Gode grande stima all'Unione degli Industriali e delle Imprese di Roma, oltre ad essere il numero uno in Ciociaria. E' grande amico della famiglia Abete, in particolare di Giancarlo, Presidente della LND. Ha ottenuto dal suo avvento una promozione in C1, 2 in B e 2 in A.

Mi sono dilungato per far capire a chi non vuol capire come ci si comporta nel calcio. L'avete mai sentito salire in cattedra e pontificare? Occupa uno dei primi posti. Genoa, Parma e compagnia, per salire, dovranno fare i conti con questo signore. Seppoi aggiungo che ha come D.S. Guido Angelozzi, uno dei più preparati, il compito per i pretendenti alla Serie A diventa ancor più difficile. Sapevo di Stirpe, che non ho il piacere di conoscere, come Angelozzi. Mi aveva incuriosito il fatto che, della squadra della scorsa stagione, Gatti era stato ceduto alla Juventus e Zerbin tornato al Napoli. Stavolta si parla molto bene di Caso, di Moro, in prestito dal Sassuolo, e del portiere Turati. Chi li ha scelti? Così come aver portato negli anni '90 Nicola Amoruso e Bernardo Corradi alla Fidelis Andria. Non ha mai lavorato nei club più importanti. Ha toccato anche Lecce, Bari, Sassuolo e Spezia, alle volte in posizione defilata, ma non è mai stato fermo, che, come diceva un vecchio allenatore, poi ottimo D.S., è la cosa più importante.

E Grosso in panchina non è una piacevole sorpresa? Se anche Lady Radio si è interessata al Frosinone, non viene da pensare che ci troviamo davanti a un club virtuoso? Per questo basterebbe leggere i bilanci! 

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