Il sinistro di Dimarco
Mercoledì in religioso silenzio sono in attesa di Inter - Napoli, partita chiave alla ripresa del campionato. Poco prima dell'inizio chiedo a Gabriele chi sarà l'uomo più importante dell'incontro. Risponde Osimhen. Stranamente non sono d'accordo col figlio. Dimarco ha uno dei più bei sinistri del torneo, serve assist in continuità, calcia angoli e punizioni ed è sottovalutato. Questo eclettico difensore/centrocampista fa quantità e qualità. Non è il più forte tra i ventidue in campo, ma non avrà le cure di Kvaratskhelia e Osimhen o di Barella e Calhanoglu, se si guarda tra i nerazzurri. Si nota che la gabbia costruita da Skriniar, Darmian e Barella sul georgiano funziona, come Acerbi su Osimhen e Bastoni su Politano. Poi lotta a centrocampo e pressing alto del Napoli con Anguissa su Calhanoglu, per soffocare sul nascere la manovra dell'Inter.
Da un lato si fa girare la palla, magari non velocemente, e dall'altro si cerca di verticalizzare, ma la cosa più importante è data dal fatto che Di Lorenzo, nel primo tempo, spinge e fa qualche buon cross, ma in fase difensiva soffre Dimarco. Quando a posteriori si critica Spalletti per aver schierato Rrahmani, assente da quasi tre mesi, perché dimentica Dzeko nell'azione del gol, avrei preferito si chiudesse la fascia destra, apparentemente meno pericolosa, ma in realtà decisiva, se si pensa al sinistro di Dimarco, non tanto in zona gol, dove cicca due volte, ma, in chiave assist, un'eccellenza. Alle volte non trovo spiegazione quando non ci si accorge di chi determina e si spendono lodi e parole per quelli belli a vedere. Guarda caso, da un cross di Dimarco nasce il gol di testa di Dzeko e decide la gara.
Succede al 56', ma 8' dopo Inzaghi sostituisce Dimarco con Gosens e al 75' Dzeko con Correa. Conoscendo il tecnico, non avevo dubbi. Dovevano uscire i migliori, per concedere all'avversario la possibilità del pari. Alle volte, di fronte a certe sostituzioni, prendo cappello, altre lo so prima e viene da ridere, quando penso ai contratti in essere. Infine desidererei sapere da Massimo Marianella, che continua a parlare della Premier come del torneo più bello del mondo, la differenza tra Arsenal - Newcastle e Inter - Napoli e se lo spettacolo, quello che tanto lo affascina, non sia offerto da Real Madrid - Barcellona.
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