Pioli e Inzaghi

02.09.2022 09:00 di Claudio Nassi   vedi letture
© foto di DANIELE MASCOLO
Pioli e Inzaghi

Fra le tante cose che non capisco, il turnover. So bene che a un certo punto del campionato, quando i tempi di recupero si allungano e arriva il caldo, è necessario, ma ad agosto e settembre sembra eccessivo. Il ritornello è il solito: troppe tre partite in sette giorni. Ma gli strateghi della panchina sanno che non durano 60' effettivi, che una statistica di Casarin ricorda che ci sono 100 interruzioni a partita, che esistono 15' di riposo tra i due tempi e che con la palla in difesa non sempre gli attaccanti scattano e viceversa, così il reparto destro se l'azione è a sinistra e viceversa? Ecco perché assale il dubbio che gli allenatori non ne siano a conoscenza.

Se vedo il Milan rivoluzionare la squadra col Sassuolo e fare 0-0, chiedo perché. Inutile cercare di rimediare a 30' dal termine. Non sempre riesce. Anzi, dirò di più. Se Berardi non sbaglia il rigore o, se preferite, se Maignan non fa la prodezza, aveva rischiato l'1-0. Perché? D'accordo, c'è il derby alle porte, ma, pur conoscendo l'importanza, non credo che 60' sulle gambe, a due mesi dall'inizio della stagione, incidano in maniera determinante, viste le motivazioni che ci sono. Ricordo un'intervista di Mihajlovic, difensore della Lazio di Cragnotti ed Eriksson. Quando l'allenatore lo lasciava fuori, vista la rosa di 26 calciatori di grande qualità, non l'accettava. Voleva giocare sempre. Così Cristiano Ronaldo, Messi e molti altri. Allora? Non sarà il caso di dare il contentino a chi altrimenti creerebbe problemi?

Inzaghi, invece, è stato costretto ad affrontare la Cremonese con ogni precauzione, perché veniva dalla bruciante sconfitta con la Lazio. Ma anche al tecnico della squadra più forte ho visto fare una cosa che mi ha lasciato perplesso. Non ho capito la sostituzione dall'inizio di Calhanoglu con Gagliardini. D'accordo, non voleva far giocare l'avversario più forte, Milinkovic. Ma con un simile potenziale, il pronostico di tutti a favore, la critica che non ha ancora perdonato il secondo posto, l'avvicendamento non fa pensare ad un eccessivo rispetto per l'avversario, oltre a condizionare i tuoi? D'ora in avanti Inzaghi faccia attenzione a non sbagliare dall'inizio, dal momento che non sempre centra le sostituzioni. Ecco perché ritengo che gli allenatori non meritino simili emolumenti, anche se fanno il mestiere più difficile del mondo. 

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