"Scomparso allenatore povero"

27.01.2023 09:00 di  Claudio Nassi   vedi letture
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"Scomparso allenatore povero"

Parafrasando la frase che Alessandro Bonan manda in sovrimpressione nella trasmissione "Calciomercato l'Originale", "scomparso procuratore povero", Lady Radio non può fare a meno di unirsi con "scomparso allenatore povero". Ripeto da sempre che è il mestiere più difficile del mondo, ma i contratti che stipulano sono fuori da ogni logica. In campo vanno i calciatori. Sono quelli che fanno gol e servono assist. Il tecnico la partita può solo perderla. Diceva Alfredo Di Stefano del grande Real Madrid: "Ho avuto quattro allenatori, ma la formazione la facevano sempre Puskas, Santamaria, Gento e il sottoscritto".

La premessa per parlare di quanto visto in campionato e di non so quante leggerezze. L'Inter si trova lontana dallo scudetto, pur avendo, forse, la squadra più forte. Non gestisce bene la questione Skriniar, che se ne vuole andare per maggiori guadagni. Potrebbe accomodarsi. Se si sostituiscono Sergio Ramos al Real e Koulibaly al Napoli, si può anche perderlo. Ma il pari di Monza e la sconfitta interna con l'Empoli, a mio parere, vanno oltre la prestazione. Abbiamo fatto quanto possibile per dimenticare la Supercoppa di Riad? O ci siamo rilassati più del dovuto, pur sapendo di dover affrontare una formazione in grande condizione? Non abbiamo pagato oltremisura sostituzioni, che continuano ad essere il tallone d'Achille di Inzaghi? E Correa dall'inizio non era un rischio e, per qualcuno, la dimostrazione di una partita in cassaforte?

L'allenatore del Milan ce la farà a rimettere il treno sui binari, dopo i 5' finali che hanno portato la Roma al 2-2, l'eliminazione col Torino in 10 in Coppa Italia, il 3-0 di Riad e il 4-0 con la Lazio? Non è troppo per essere dovuto al caso? Juric dopo l'exploit di San Siro, la sconfitta interna con lo Spezia e la vittoria di Firenze, riuscirà a trovare quella continuità che al Torino manca? Ho parlato di allenatori cui è stato allungato e aumentato il contratto. Non c'era bisogno. Non avevano inventato nulla e potevano cadere in ogni momento. In tal caso bisognava ridurlo. Dal lotto esce Zanetti dell'Empoli, che, con l'aiuto di Corsi e Accardi, dovrà dimenticare lo 0-1 di San Siro. Forse è l'unico ad aver capito che la partita più difficile è la prossima, dove potrebbe essere utile fare anche un punto. Perché andare sulle stelle e tornare coi piedi per terra in pochi giorni è difficoltà incredibile.  

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