Sivori, Platini e Zidane
![]() |
Alle volte leggo di nuovo frasi e articoli mai dimenticati. Le fonti le più diverse, anche se preferisco quelle che riguardano il calcio. Ad esempio, conservo la "rosea" del 2002 con un titolo: "Una vita da dieci nella Juve". A confronto le carriere di Sivori, Platini e Zidane: 253 partite e 167 gol il primo, 234, con tanta regia, e 104 il secondo e 210 e 31 il terzo. Mi sono domandato se Zidane valesse i 150 miliardi spesi dal Real Madrid e non trovo risposta. Ho sempre giudicato i rifinitori dai gol e dagli assist, che nel caso specifico credo fossero 27, e facevo i complimenti agli autori del colpo. Zizou lo ritengo sopravvalutato come calciatore, mentre sono un fan dell'allenatore. Al tempo stesso colpivano due frasi di Sivori: "La religione del collettivo ha partorito un delitto, ha ucciso la fantasia". Poi: "L'allenatore non conta. Trapattoni non ha mai detto a Platini come doveva giocare". Credevo si rivolgesse a Sacchi. Veniva da ridere. Seppoi aggiungevo ciò che rispose Michel a Gianni Agnelli, quando lo vide fumare: "Stia tranquillo Avvocato, l'importante è che non fumi Bonini", era ancor più chiaro.
Nel calcio viene da domandarsi se non è 2-0 il vantaggio che crea più pericoli. Infatti c'è chi pensa di aver vinto e chi sa che basta un gol per rientrare in partita. La risposta stavolta arriva da Monza, dove la Fiorentina, da 2-0 a favore, esce sconfitta 3-2. A un tifoso che continua a chiedere perché, rispondo che non si è preparata bene la gara in settimana. Come ci si allena si gioca. Ma so che non è solo così, perché il calcio, a livello professionistico, pretende che tu sia sempre a tavoletta. Non a caso venivano in mente giudizi di campioni e grandi personaggi dello sport. Diceva Vilas: "Per battere un avversario non devi essere tu a vincere, ma devi convincerlo che finirà per perdere". E Mourinho: "Essere vincenti non vuol dire vincere. Vincente è chi non è mai stanco di vincere". E Babe Ruth: "Non si può battere un avversario che non si arrende mai". Ma se la maggior parte dei calciatori non sa che la cosa più difficile del calcio è mantenere la concentrazione per 95' e passa e avesse ragione Vujadin Boskov quando ripeteva: "Testa di calciatore buona per portare cappello", credo di aver risposto all'amico Stefano che, ogni mattina, trovo da "Romolo".
© 2025 Stazione di sosta![]() Guttmann e Ferguson | ![]() La rivoluzione |
![]() I miei undici affari | ![]() Aspettando John Elkann |
![]() Si gioca col cervello | ![]() Picerno e Gravina |
![]() Juve, Zidane, Sartori | ![]() Sacchi non vuol capire |
![]() Gli errori della Juve | ![]() Marchini e Lambrechts |
- 18.04.2025 10:56 - Le riflessioni
- 11.04.2025 09:39 - Guttmann e Ferguson
- 07.04.2025 09:53 - La rivoluzione
- 04.04.2025 10:26 - I miei undici affari
- 31.03.2025 09:00 - Aspettando John Elkann
- 28.03.2025 09:00 - Si gioca col cervello
- 24.03.2025 09:00 - Picerno e Gravina
- 21.03.2025 10:08 - Juve, Zidane, Sartori
- 17.03.2025 00:57 - Sacchi non vuol capire
- 14.03.2025 08:47 - Gli errori della Juve
- 10.03.2025 10:10 - Marchini e Lambrechts
- 07.03.2025 08:02 - Collina e l'AIA
- 03.03.2025 08:00 - Mauro e Neno
- 24.02.2025 09:36 - Attenti allo spogliatoio!
- 21.02.2025 09:51 - Dove va il calcio?
- 17.02.2025 08:00 - Ranieri, perché?
- 27.01.2025 08:00 - Klopp e Conceiçao
- 24.01.2025 08:58 - O la strada, o l'autostrada!
- 20.01.2025 09:00 - Ma gli scouts...
- 17.01.2025 09:00 - Guai mollare!