Spettacolo no, stipendi sì!

26.04.2021 10:43 di  Claudio Nassi   vedi letture
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Spettacolo no, stipendi sì!

Alle volte è piacevole leggere un articolo. A me capita venerdì, a firma Corrado Pifanelli, dal titolo: "Golpe sventato, ma nessuno coglie la lezione". L'autore si domanda, a proposito della Superlega: "Siamo sicuri che tutto il bene sia da una parte e il male dall'altra?". In parole povere, che abbiano ragione soltanto l'UEFA di Ceferin e la FIFA di Infantino? Viene da riflettere. La proposta di Florentino Pérez prevedeva una Champions con 15 squadre fisse, più 5 a rotazione. Caso strano, le big lamentano bilanci in rosso, anche superiori a 1 miliardo. Non si cercava di far pagare a tv e sponsor il danno economico? Se, come dicono, il calcio è in crisi, perché Ceferin ha portato il suo salario a oltre 2 milioni, con un aumento di 450mila euro? Ha pensato perfino al segretario generale Theodoridis, perché stesse tranquillo. Guadagnerà 146mila euro in più.

Ci si domanda, poi, se sia stata giusta l'esclusione del Milan dalle coppe europee per violazione del fair-play finanziario, quando il PSG e il Manchester City degli sceicchi si permettono di andare oltre ogni limite. Ma il massimo si è raggiunto con il Mondiale 2022 in Qatar, quando vince la volontà di portare il grande calcio in tutti gli angoli del mondo. Comunque non preoccupatevi, si metterà tutto a posto: come dice il mio amico vescovo, ci penserà lo Spirito Santo. Avete visto che cosa è successo a Blatter e soci, quando l'FBI ha voluto vederci chiaro sul Qatar? Assisteremo, quindi, a una nuova spartizione, perché se l'UEFA incassa 100 non può dare ai club 30. E tutti vivranno felici e contenti.

Ma una delle cose più divertenti la ascolto da Florentino Pérez: "Troppe squadre non sono all'altezza di partecipare alla Champions. Ne soffre lo spettacolo". Come al solito, Lady Radio suggeriva, da tempo immemore, un Mondiale a 16 squadre, già troppe per offrire spettacolo. Ma nessuno ci sente. Anzi, si pensa di portarle da 32 a 64, in attesa di arrivare a 128. Così le Federazioni saranno contente e, grazie allo spettacolo, il Presidente della FIFA rimarrà 50 anni al proprio posto.

Nel frattempo, anche Gravina, in attesa di portare avanti riforme indispensabili, a partire dai bilanci per finire ai procuratori, con in mezzo i corsi di Coverciano e i settori giovanili, per non essere da meno fa sapere in Consiglio Federale che 33mila euro di rimborsi, secondo le norme CONI, sono risibili, anche se il momento storico attuale prevede prudenza. In compenso, grazie alla FIGC, si è seduto nel Direttivo UEFA, alla destra del Presidente Ceferin, con relativi emolumenti. 

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