Un buon facitore!
![]() |
Nelle oltre 1.100 puntate di "Stazione di sosta" ho ripetuto di aver avuto molti maestri e imparato dai più grandi a livello nazionale e internazionale. Oltre ad aver guardato con interesse al basket NCAA e NBA, per sapere tutto da John Wooden, Bobby Knight e Red Auerbach. Se un particolare determinava, lo volevo a favore. Quindi lo psicologo dal '76, le statistiche dal '78, mutuati dal Brasile del '58 e dal basket. Il resto lo dovevo al Conte Rognoni sul piano politico, ad Artemio Franchi su quello mediatico e ad allenatori e D.S..
Ma c'era una cosa che nessuno aveva insegnato: confezionare le squadre. Fin da quando giocavo, analizzavo compagni e avversari. L'Olanda di Michels del '70 e l'Ajax diventarono i riferimenti. Al di là del fatto che presentavano più di un fuoriclasse. Poi la Juventus di Boniperti e Trapattoni. Quella tutta italiana, con Zoff, Gentile, Cabrini, Furino, Brio, Scirea, Causio, Tardelli, Boninsegna, Benetti e Bettega. Esclusi Gentile e Furino, tutti potevano fare gol. Il centrocampo, con Causio, Furino, Tardelli, Benetti e Cabrini, rasentava la perfezione. Non c'era il regista, il passaggio obbligato, e presentava due attaccanti da 40 reti a campionato.
Mi sono trovato alla Sampdoria con chi voleva vincere e, acquistati i migliori giovani dalla C e dalla B, Paolo Mantovani l'ha portata allo scudetto, alla Coppa delle Coppe e a tre Coppe Italia. E' nata una formazione dove gioventù, velocità e talento la facevano da padrone. Esclusi Pellegrini e Pari, tutti potevano segnare. Di ritorno da Goteborg, sull'aereo, Mantovani mi regalò il gagliardetto della finale, firmato dai calciatori, e nel retro scrisse: "Tutti questi sono più suoi che miei, compreso il metro e sessanta di Faustino Salsano". Domando ancora che cosa sarebbe stata quella squadra con Redondo e Van Basten. Il primo era chiuso sulla parola e il secondo suggerito dopo averlo acquistato per la Fiorentina. Ci sarebbero stati il Milan di Berlusconi e il Napoli di Maradona? Ho qualche dubbio.
Alla Fiorentina avvenne l'incredibile, dopo che mi era stata offerta la presidenza. Ceduti Massaro e Galli al Milan e Passarella all'Inter, la squadra avrebbe presentato: Cervone, Contratto, Carobbi, Oriali, Battistini, Scanziani, Berti, Falcao, Van Basten, Diaz, Di Chiara, più Kieft, Onorati e Baggio da recuperare. Come facitore di squadre me la cavavo, consapevole che alle spalle ho avuto due fuoriclasse, Paolo Mantovani e il Conte Pontello, senza i quali nulla sarebbe stato possibile.
© 2025 Stazione di sosta![]() Guttmann e Ferguson | ![]() La rivoluzione |
![]() I miei undici affari | ![]() Aspettando John Elkann |
![]() Si gioca col cervello | ![]() Picerno e Gravina |
![]() Juve, Zidane, Sartori | ![]() Sacchi non vuol capire |
![]() Gli errori della Juve | ![]() Marchini e Lambrechts |
- 18.04.2025 10:56 - Le riflessioni
- 11.04.2025 09:39 - Guttmann e Ferguson
- 07.04.2025 09:53 - La rivoluzione
- 04.04.2025 10:26 - I miei undici affari
- 31.03.2025 09:00 - Aspettando John Elkann
- 28.03.2025 09:00 - Si gioca col cervello
- 24.03.2025 09:00 - Picerno e Gravina
- 21.03.2025 10:08 - Juve, Zidane, Sartori
- 17.03.2025 00:57 - Sacchi non vuol capire
- 14.03.2025 08:47 - Gli errori della Juve
- 10.03.2025 10:10 - Marchini e Lambrechts
- 07.03.2025 08:02 - Collina e l'AIA
- 03.03.2025 08:00 - Mauro e Neno
- 24.02.2025 09:36 - Attenti allo spogliatoio!
- 21.02.2025 09:51 - Dove va il calcio?
- 17.02.2025 08:00 - Ranieri, perché?
- 27.01.2025 08:00 - Klopp e Conceiçao
- 24.01.2025 08:58 - O la strada, o l'autostrada!
- 20.01.2025 09:00 - Ma gli scouts...
- 17.01.2025 09:00 - Guai mollare!