Un Verona a due facce
Il Verona esonera Di Francesco e arriva Tudor. Le prime quattro partite vedono i gialloblu superare la Roma 3-2, pareggiare a Salerno, 2-2, a Genova, 3-3, e battere lo Spezia 4-0. Alla quinta, a San Siro col Milan, vanno in vantaggio di due gol, prima di perdere 3-2. Ho ancora negli occhi i primi 45' contro i rossoneri. Non sempre capita di vedere una squadra rasentare la perfezione. Sono dell'avviso che nessuno è battuto in partenza e due sono i modi per mettere in difficoltà i più forti: giocare sopra ritmo per 95' o difesa e contropiede. Nel primo tempo Faraoni e soci superano i rossoneri sotto tutti i punti di vista. Sempre primi su ogni pallone, raggiungono il doppio vantaggio. Nella ripresa le cose cambiano. Alcuni ritengono per le sostituzioni, dal momento che con cinque innesti c'è una squadra nuova in campo. Non tutti sono d'accordo, perché entrano in tempi successivi, alcuni negli ultimi minuti e, dal momento che non sono Salsano o Giovinco, hanno bisogno di tempo per giovare alla causa.
Detto questo, mi illumino d'immenso. Avevo detto più volte a Gasperini di coprirsi, altrimenti prendeva freddo e l'Atalanta troppi gol. Era scontato, ma si stentava a capire. Viene da pensare che se Tudor, dopo aver giocato un tempo a mille all'ora e in vantaggio di due reti, avesse deciso di agire in contropiede, perché, a lungo andare, la superiorità tecnica ha il sopravvento e tenere per 95' è un'impresa, siete certi che avrebbe perso due punti a Salerno, due a Genova e tre a San Siro? E' impossibile preparare una squadra a due facce e creare ulteriori problemi all'avversario? Non è facile, ma se questi si chiamano Simone Inzaghi e subiscono gol di testa da Milinkovic-Savic, come non conoscesse le caratteristiche di chi ha allenato per cinque anni, o da Dzeko con la Fiorentina, perché marcato a zona, o sono schiavi del 4-3-3 e lasciano Lazzari in panchina, o non mettono uno sul palo in occasione dei calci d'angolo, o commettono errori in continuazione, a partire dalle sostituzioni, non siete d'accordo che le cifre percepite dagli allenatori sono inspiegabili? Perciò tranquilli, Tudor avrebbe il tempo necessario, se ci credesse, per insegnare ai suoi.
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